GRANDE PROMOZIONE SETTIMANALE PER GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO ….. CONTATTATECI!!!
Famiglia Bertoni Ospitalità
In tempi in cui i cambiamenti sono all’ordine del giorno, nuove frontiere si sono aperte e Paesi, un tempo così lontani, sembrano essere più vicini, il casale la Valle delle Aquile vuole essere un punto di riferimento che, all’eleganza, alla tradizione e al prestigio, coniuga un’ospitalità attenta alle esigenze del nuovo viaggiatore.
Abbiamo un obiettivo molto elevato: far sentire i nostri Ospiti “come a casa propria” in un clima disteso di completo silenzio e relax, ed assicurare loro il lusso di vivere una esperienza da raccontare e ricordare.
Dirigere questo casale è per la famiglia Bertoni un impegno importante volto a soddisfare un modello di turismo come pochi.
Il nostro intento è creare un ambiente di lavoro altamente qualificato, in cui valorizzare le competenze e le capacità relazionali di tutti ed in cui il concetto di cultura dell’ospitalità sia condiviso nelle sue molteplici sfaccettature.
Questo è il nostro cammino, questo vuole essere ’La Valle delle Aquile’, nel piccolo dei suoi ambienti, nella sottile ricerca di dettagli accennati, nella passione di ogni singolo gesto e di ogni suo passo, che ci ha portato oggi ad essere una realta importante… ma soprattutto un piccolo sogno diventato realtà.
Ti aspettiamo in questa oasi di pace e tranquillità dove avrai modo di riavvicinarti alla campagna e ai suoi ritmi, ritrovando dentro di te odori, immagini e ricordi che sono comunque celati in ognuno di noi e che aspettano solo di ritornare alla memoria.
La Nostra struttura dispone in totale di 9 appartementi accoglienti e dotati di tutti confort, curati nei particolari e con tanti dettagli da scoprire...!!!
I locali sono completamente accessoriati con cucine attrezzate, servizi propri, biancheria, riscaldamento autonomo, tv nel vano soggiorno.
Al centro dell'Agrturismo si trova il locale comune adibito al servizio delle prime colazioni.
[1] Alloggio 'Lupo Appenninico'
Cucina, soggiorno, camera matrimoniale soppalco legno, antibagno, bagno, ampio vano per rimessa volo, riscaldamento autonomo, totale posti letto 2+2.
[2] Alloggio 'Orso Marsicano'
Cucina, soggiorno, camera matrimoniale soppalco legno, antibagno, bagno, ampio vano per rimessa volo riscaldamento autonomo, totale posti letto 2+2.
[3] Alloggio 'Cervo'
Cucina, soggiorno, camera matrimoniale soppalco legno, antibagno, bagno, ampio vano per rimessa volo, riscaldamento autonomo, alloggio a norma di legge per disabili, totale posti letto 2+2.
[4] Alloggio 'Cinghiale'
Cucina, soggiorno, camera matrimoniale soppalco legno, antibagno, bagno, ampio vano per rimessa volo, riscaldamento autonomo, alloggio a norma di legge per disabili, totale posti letto 2+2.
[5] Alloggio 'Gheppio'
Cucina, soggiorno, camera matrimoniale, camera, bagno, riscaldamento autonomo, , totale posti letto 3+1.
[6] Alloggio 'Camoscio appenninico'
Cucina, soggiorno, camera matrimoniale, camera, bagno, riscaldamento autonomo, , totale posti letto 3+1.
[7] Alloggio 'Chirocephalus Marchesonii'
Cucina, soggiorno, camera matrimoniale con letto a baldacchino, camera, bagno, riscaldamento autonomo, , totale posti letto 3+1.
[8] Alloggio 'Capriolo'
Cucina, soggiorno, camera matrimoniale, camera, bagno, riscaldamento autonomo, , totale posti letto 3+1.
[9] Alloggio 'Poiana'
Cucina, soggiorno, camera matrimoniale, camera, bagno, riscaldamento autonomo, , totale posti letto 3+1.
Agli
inizi degli anni ottanta, Castelluccio fu scoperto dagli appassionati di volo
libero. Alcune scuole di deltaplano e di parapendio, elessero tale posto come
principale sede delle loro attività....continua
In
un meraviglioso contesto naturale quale quello di Castelluccio di
Norcia siamo lieti di presentarvi la 'Residenza per cavalli'' della
Valle delle Aquile....continua
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini include nel suoi confini il
massiccio omonimo, che comprende una moltitudine di paesaggi
spettacolari e tradizioni culturali...continua
PROSSIMAMENTE nella Valle delle Aquile sarà possibile per gli appassionati di astronomia e di fotografia astronomica....continua
Dicono di Noi
Parco Nazionale dei Monti Sibillini - Emblema Oro
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini come regolamento prevede la possibilità di concedere l'uso della denominazione e/o dell'emblema a soggetti che operano nel territorio dei Comuni del Parco Nazionale dei Monti Sibillini con particolare riferimento alle attività ricettive e di ristorazione.
La concessione dell'emblema a queste attività è regolamentata da uno specifico protocollo che detta le norme per la concessione e ne fornisce l'autorizzazzione all'utilizzo dell'emblema 'Parco Nazionale monti Sibillini'
in base alle caratteristiche rilevate distinguendo tre tipologie di certificazione, Oro, Argento e Bronzo.
La Nostra struttura ha ricevuto la concessione all'utilizzo del Marchio Oro del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
... Clikka QUI
Breve storia di Castelluccio di Norcia
Dalla tipologia del vecchio nucleo abitativo si può dire che, l’edificazione di “Castelluccio” risale al XIII secolo, ma la presenza dell’uomo in questa porzione di territorio magico, non è affatto recente.
Castelluccio
“Castelluccio” è un piccolo borgo dell’Umbria situato all’interno del “Parco Nazionale dei Monti Sibillini”. Il paesino è arroccato su un colle a 1452 metri di altitudine. Sotto di esso, ai piedi dell’imponente massiccio del “Vettore”, si estende un vasto altipiano suddiviso in tre distinte zone: “il Pian Grande, il Pian Piccolo e il Pian Perduto”. Tale pianura (la seconda più grande d’Italia) ha una superficie di 79.31 km quadrati.
Nella parte meridionale del “Pian Grande” c’e’ la manifestazione per eccellenza del carsismo degli altipiani appenninici: “il Fosso dei Mergani” che si sviluppa per circa tre km e “l’Inghiottitoio” che, come un imbuto finale, raccoglie le acque di scolo (circa 60 milioni di metri cubi l’anno) dell’intero bacino.
L’economia della zona è strettamente legata all’attività della pastorizia che ancora costituisce una buona parte degli introiti degli abitanti. Ad essa va aggiunta l’agricoltura, con la produzione di prodotti tipici come le famose “Lenticchie di Castelluccio”.
Il turismo è presente tutto l’anno: nel periodo invernale, le località di “Forca Canapine “ e “Monte Prada” ospitano impianti di risalita per attività sciistiche, mentre nel periodo estivo l’escursionismo attrae un gran numero di appassionati.
La fioritura dei piani
“La Piana di Castelluccio” è circondata da un cordone di Montagne e Colline della Catena dei Sibillini, nei mesi di Maggio, Giugno e Luglio si cosparge un tappeto di colori talmente spettacolare da essere noto con il nome di “Fioritura”. I fiori diventano i veri protagonisti del paesaggio quando grandi distese di papaveri si alternano a meravigliose estensioni di margherite. Di straordinario impatto sono in realtà le cosidette piante infestanti che invadono soprattutto i campi in cui nasce la “lenticchia”. Genziane, Narcisi, Violette, Amuncoli e Asfodeli rendono omaggio alla rinascita della natura. L’intensità cromatica varia da un anno all’altro, a seconda delle pratiche agricole effettuate e all’andamento delle condizioni meteorologiche.
Lo stagno rosso
Una scoperta eccezionale riguarda la ricomparsa negli ultimi anni dell’ “Euglena Sanguinea”. Questo tipo di alga, nel periodo che va da Giugno a Settembre, colora di un magnifico rosso un piccolo stagno del “Pian Perduto”. Ciò stà a significare la mancanza di inquinamento della zona e delle sue acque, visto che è l’unico fenomeno del genere in tutto l’Appennino.
Monte Vettore
Il nome “Vettore” deriva probabilmente da Victor, vincitore in altezza sulle altre cime vicine. Con i suoi 2476 M slm è classificato il Monte principale della Catena dei Sibillini. Visto dall’alto ha una forma a ferro di cavallo che inizia nella parte occidentale da “Forca Viola” (1936 M slm) e si prolunga, in quota, fino a “Cima del Redentore”, la vetta più alta del versante occidentale (2448 M slm), snodandosi di seguito verso est e poi verso nord descrivendo un semicerchio quasi perfetto, avente un diametro di circa 1.6 km. Tra la cima del “Monte Vettore” e l’ampio cerchio di origine glaciale, delimitato dalle rocciose cime del “Pizzo del Diavolo” è collocato a Quota 1940 M slm, il famoso “Lago di Pilato”. Nelle sue gelide acque è presente un crostaceo unico al mondo, il “Chirocephalus Marchesonii”. E’ un filopode lungo circa un centimetro, somigliante a una piccola piuma rosata, con due occhietti neri a punta. Nuota all’indietro con il ventre all’insù.
A quota 2110 M slm si può ammirare “Lo Scoglio dell’Aquila”, una parete rocciosa di circa 200 metri di altezza. E’ il posto ideale dove “l’Aquila Reale” nidifica.
Leggenda del 'Lago di Pilato'
La denominazione del “Lago di Pilato”, secondo testimonianze letterarie, risale al 1200-1300: narra la tradizione che Pilato, condannato a morte dall’imperatore Vespasiano, ordinò che il suo cadavere fosse lasciato su un carro tirato da due bufali. Questi, giunsero da Roma con il loro triste carico, fin sulla Cima del “Monte Vettore”, e da li si gettarono nel lago, le cui acque da quel giorno, popolate da demoni, si tingono di rosso.
Fu frequentato sin dal Medioevo, se non prima, da maghi e stregoni, che si recavano fin lassù per “consacrare” i loro strumenti malefici.
(Testo tratto da: Le leggende dei Monti Sibillini)
Le leggende: La Sibilla, La Grotta, Il Guerrin Meschino
La Grotta della Sibilla era probabilmente conosciuta sin dall’età preistorica, le testimonianze letterarie risalgono allo storico latino Svetonio, vissuto al tempo degli imperatori Flavi.
La prima notizia scritta della sua esistenza, coincide con l’arrivo di un famoso personaggio della letteratura romanzesca medioevale: il “Guerrin Meschino” di Andrea da Barberino, composto verso il 1410. Il capitolo V narra le avventure dell’eroe nella “Grotta della Sibilla”, che così comincia ad accendersi di luci fiabesche. E’ la storia “lieve e maesta” di un fanciullo di origine principesca, restato orfano in tenera età e passato di padrone in padrone. Valoroso e virtuosissimo, ma sempre addolorato per non poter conoscere i genitori ed essere considerato un trovatello, tanto di ricevere il nomignolo di Meschino, decise di recarsi dalla Maga Alcina, che viveva sui monti in mezzo all’Italia, presso Norcia. Ivi giunto, l’oste Anuello tentò di dissuaderlo, poi vista la determinazione e mosso a pietà, lo accompagnò fino ad un romitorio, per avere consiglio. Tre monaci ricurvi e con una crocetta in mano, li accolsero dapprima impauriti e malvolentieri, poi anche loro impietosi dalla storia del povero Guerrino, lo istruirono sulle virtù da esercitare in quel reame di libidine che si diceva fosse il regno della Sibilla, e sul modo di vincere le seduzioni. I tre romiti, infatti, invecchiati in quel luogo, avevano visto molti entrare nella “Grotta “, ma uscirne, nessuno. Il nostro eroe riuscì ad entrare, a sopravvivere, mèmore della giaculateria insegnatagli dal romito, e ad uscire sano e salvo. Si recò a Roma per avere il perdono del Papa, ed ottenutolo visse fino alla fine dei suoi giorni, presso il Santuario di Compostella, col compito (dettogli dal Papa), di “difendere i pellegrini diretti colà”.
E’ questa una leggenda carissima alla gente di questi monti, ripetuta nel tempo da nonni, genitori e maestri. Può considerarsi la matrice dei fasti maliosi della Grotta, la prima e la più ricca di ingredienti magici.
Il racconto di De La Sale, risalente al 1422, descrive il primo vano quadrato della Grotta, dove penetra ancora qualche raggio di luce, lasciando intravedere i nomi di varie persone, incisi nella roccia. Riuscì a decifrare quella di un certo Wan Bandorg, che vi penetrò, ma non si sa se ne uscì, e quella di un certo de Pons, che non si sa se entrò, ne se uscì dall’antro. Antine De La Sale, salì alla Grotta il 18 maggio 1420, incise il suo motto sulla pietra di entrata, ma precisò che nonostante il permesso avuto dalle autorità locali, non andò oltre il vano quadrato. Non voleva che il suo nobile nome, fosse macchiato dalla diceria di temerario e stregone.
Nel 1487, il trentino Giovanni Delle Piatte, “istruito nelle arti magiche nientemeno che da un frate, salì col suo maestro in saio, in empio pellegrinaggio” al Monte della Sibilla, dove abita “la Donna Herodiades”. Giunsero dopo tre giorni ai piedi di un laghetto dove, un “gran fratone vestito di negro, et era negro”, spiegò loro la condizione essenziale per passare alla parte opposta del lago: rinnegare Dio, la Vergine e la propria fede cristiana. Giovanni rinnegò, e per le vie dei sortilegi, attraverso le porte che sbattono perpetualmente, sopra un viscido serpente andarono fino all’imbarco di un’altra porta dove un anziano, “el fido Ekart”, li informò sulla legge vigente nel regno: scaduto un anno dall’ingresso, nessuno sarebbe potuto uscirne mai più. In quel luogo c’era anche un vecchio dalla barba bianca, che dormiva con la testa appoggiata su un tavolo: era il Tannahauser. Il maestro frate, spiegò poi a Giovanni che ogni fine settimana, Venus si trasformava in serpe, dalla cinta in giù, ma nonostante ciò egli decise di tuffarsi in quello stagno dei piaceri del senso, di entrare nell’alcova di Venus, e di fare con lei e la sua compagnia il giro del globo terrestre su cavalli neri che volavano nottetempo…..
Questa avventura dello stregone trentino, sintetizza gli elementi sparsi dalla leggenda della Grotta, da Andrea da Barberino e Antoine De La Sale in poi.
Nel secolo XV si registrò un continuo flusso di anonimi visitatori, tanto che i “norsini” furono costretti a “serrare primieramente detta caverna” e poi, tenere “buone guardie al lago”. Come a due funesti santuari dell’esoterismo, innumerevoli persone sono salite lassù, alla Grotta o al lago, o a tutti e due, fin dai tempi remoti. Si tratta di visitatori leggendari e di visitatori realmente esistiti, quasi tutti, comunque, avvolti in una fosca nube di mistico, sospinti da un’inquieta passione per l’ignoto.
(Testo tratto da: Le leggende dei Monti Sibillini)
Leggenda: Le fate
La leggenda delle Fate si ricollega strettamente con quella della Sibilla e della Maga Alcina. Esse sono le sue ancelle e, dietro l’apparente bellezza, nascondono un’indole demoniaca rivelabile dai piedi caprini, simboli di natura libidinosa. Come nelle fiabe, possono restare fra gli uomini solo di notte ma, all’apparire dell’alba, non devono farsi scoprire. Hanno l’abitudine di frequentare il ballo nei paesi attorno al Vettore (Castelluccio, Foce). Accadde una volta che l’alba le sorprese a Castelluccio; terrorizzate, fuggirono di gran carriera lungo la parete del Vettore lasciando dietro di loro una lunga striscia biancasta (la strada delle fate, faglia che attraversa irregolarmente il Vettore attorno a quota 2000).
(Testo tratto dal libro “Castelluccio di Norcia”, il tetto dell’Umbria)
Tariffario
PERNOTTAMENTO MINIMO 2 NOTTI
TARIFFE
Tariffa (Easy Day)
Per pernottamenti di 2 notti.
50,00 Euro a persona per notte.
Tariffa (Medium Day)
Per pernottamenti di durata compresi tra 3 e 6 notti.
45,00 Euro a persona per notte.
Tariffa (Long Relax)
Per pernottamenti di durata settimanale.
40,00 Euro a persona per notte.
Per bambini fino a 3 anni il pernottamento è gratuito.
Per Bambini da 4 a 6 anni sconto del 50%.
Per ragazzi da 7 a 12 anni sconto del 20%.
Le tariffe si intendono per un minimo di 2 persone ad appartamento. In caso di uso singolo dell'appartamento la tariffa applicata è quella per 2 persone.
Le tariffe sono comprensive dei costi di biancheria e gestione dell'appartamento con pulizie finali.
La colazione verrà servita nell' area comune dalle ore 08:00 alle ore 10:00
La richiesta della culla per neonati deve essere effettuata al momento della prenotazione.
Si accettano animali. Accettiamo massimo 1 cane di piccola/media taglia per appartamento.
CONDIZIONI GENERALI
Al momento della prenotazione dovrà essere effettuato il pagamento del 30% del totale, il saldo al check In.
In caso di disdetta del soggiorno verrà trattenuta la quota di cauzione.
Chek In nel casale dalle ore 15:00 alle ore 19:30 del giorno d'arrivo.
Chek Out entro le ore ore 10:00 del giorno di partenza.
Per ulteriori informazioni fai riferimento alla sezione contatti.
Agriturismo La Valle delle Aquile e il panorama - (On-Walk Video Tour)
Il Casale è situato precisamente a Castelluccio di Norcia alle porte della “Valle di Canatra” in un contesto ambientale di grande suggestione, incastonato nel mezzo della “Montagna Veletta” a 1452 metri di altitudine e contornato dall’affascinante fioritura dei campi di lenticchia (in primavera-estate). Il complesso è stato recentemente restaurato a regola d’arte usando materiali di ottima qualità. Lo spazio interno è suddiviso in nove magnifici appartamenti muniti di tutti i confort e in una sala comune relax attrezzata per il servizio della prima colazione. All’esterno ampio piazzale con panche, tavoli e barbecue a disposizione degli ospiti. Quando si sceglie l’Agriturismo La Valle delle Aquile si prenota una vacanza all’insegna del benessere con un panorama indimenticabile (Pian Perduto, Colli Alti e Bassi, Monte Vettore, Palazzo Borghese).
Alloggio 3 Tipologia Upward - (On-Walk Video Tour)
Gli alloggi: Lupo Appenninico, Orso Marsicano, Cervo, Cinghiale sono considerati di tipologia upward.
Questa particolare struttura rifinita nei minimi particolari e con la massima accortezza è così chiamata perché dispone di camera da letto matrimoniale su soppalco in legno.
I locali sopra elencati sono suddivisi in cucina-soggiorno, camera matrimoniale, bagno-antibagno,tutti con entrata indipendente e riscaldamento autonomo.
Alloggio 7 Tipologia Upward - (On-Walk Video Tour)
Gli appartamenti: Poiana, Capriolo, Chirocephalus Marchesonii, Camoscio Appenninico, Gheppio sono stati progettati in modalità “standard”.
Realizzati con ottime rifiniture, si estendono su un solo piano con cucina-soggiorno, camera matrimoniale, camera polivalente, bagno, tutti con entrata indipendente e riscaldamento autonomo.
Area Comune - (On-Walk Video Tour)
Al centro dell’Agriturismo La Valle delle Aquile si trova l’area comune attrezzata per il servizio della prima colazione.
Nella stanza è presente anche un angolo reception e un bagno a norma di legge per disabili.
Qui si può ammirare la splendita mostra fotografica permanente di Stefania Servili.
La Valle delle Aquile di Bertoni Enrico
Via del Pian Perduto
06046 Castelluccio di Norcia (PG)
PI. 00384880548
CODICE IBAN: IT 25 L 02008 38581 000401074453
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